La mostra Art&Facts, a cura di Mariuccia Casadio, analizza il rapporto tra arte e notizia nei lavori di nove artisti scelti come alcuni dei più interessanti esempi di 'qualità creativa del contemporaneo'.
Le opere esposte descrivono un percorso narrativo in cui la contemporaneità raccontata nelle notizie giornalistiche di cronaca o di politica, nelle pagine di inserzioni personali, ma anche attraverso la pubblicità e la televisione, è osservata 'secondo infinite e parziali, personalissime ottiche'. Dalle copertine di giornali con il volto di Saddam Hussein e le immagini della Guerra del Golfo di Alighiero Boetti, a ArtClub2000, a Adam Chodzko che in Transmitters (1993) gioca con le complesse interrelazioni tra finzione e 'verità' giornalistica, cercando con inserzioni su giornali di annunci personali i protagonisti dei suoi lavori; dalle immagini pubblicitarie, che appaiono addirittura in sogno, del video Current Issues (1997) di Sylvie Fleury a US Navy (1999) di Vanessa Beecroft; da Good Revolution (1992) e Good news, bad news (1998) di Richard Prince, a Baby left in Brooklyn trash (1990) in cui Robert Gober presenta uno dei casi più drammatici di miseria umana; dai 'reportage' di vita quotidiana Kitchen after party (1993) e Operation Theatre (1994) di Wolfgang Tillmans a Eye embroide-read (2000) di Francesco Vezzoli, 30 ricami realizzati appositamente per la galleria, che traggono spunto dall'opera Eye red eye di On Kawara.
Art&Facts infine, per l'implicita affinità fonetica e concettuale con Artifacts, è anche una raccolta di 'versioni manufatte (...) nate a partire da materiali serializzati e divulgativi'.