Hollywood è un luogo mentale, una metafora. Se nell’immaginario collettivo Parigi è la città dell’amore, Hollywood è una metafora del sesso: è quello che sembrano suggerire le immagini di Jeff Burton alla sua seconda personale presso la Galleria Franco Noero.
L'artista inizia la sua carriera artistica come fotografo sui set dei film pornografici. Lavorando nel backstage, Burton offre una visione ironica ed al contempo malinconica di un'altra Hollywood, quella meno conosciuta, citando la tradizione realista americana in pittura e fotografia. Colori saturi che rimandano ad una visione da paradiso terrestre, appartamenti sfarzosi, piscine dalle forme bizzarre, corpi oliati, piccole starlett venute dalle province americane in cerca di un 'sogno americano'.
"Jeff Burton adora Los Angeles, una città basata sul diniego di tutto: dell’età, dell’inclemenza, del tempo', Bruce Hainley in Artforum. Le immagini della sua Hollywood non sono però mai esplicite, sceglie infatti di non mostrare atti espliciti, ma dettagli insieme divertenti e malinconici."
"Una delle cose più intriganti che riguardano Jeff Burton è che l’artista guarda ed osserva e nel mentre distoglie lo sguardo. Le sue immagini, anche quelle più esplicite sono immerse in un’atmosfera assolata e colorata che diventa piacevolmente distante come la Parigi dell’amore immaginato catturata in una delle tante foto in bianco e nero rimaste nella nostra memoria.", Dave Hickney in Dreamland.
In occasione della sua mostra personale l'artista californiano presenta la serie di 10 fotografie raffiguranti la grande insegna 'Hollywood' che sovrasta la collina di Los Angeles affiancate da altrettante fotografie con le quali Burton interpreta l'immaginario Hollywoodiano.