La mostra Laboratorio Montagna si inserisce all’interno di un percorso di osservazione e rappresentazione della montagna contemporanea che il museo ha avviato nel 2018. Un processo che ha preso forma attraverso il ricorso a linguaggi, strumenti e interlocutori di ambiti multidisciplinari, come risposta alla complessità che caratterizza i territori montani del presente.
Il progetto – allestito al piano terra e sulla terrazza panoramica – si muove attorno alla dimensione del divenire, nella quale museo, città e aree montane si configurano come entità legate da un rapporto di interdipendenza sempre più evidente.
Una dinamica che si lega con quanto accade nel macro luogo che definiamo montagna, anch’essa mosaico e officina, emblema di opportunità e criticità, luogo sensibile alle modificazioni sociali, economiche e ambientali del tempo, che in parallelo muta “da periferia a laboratorio per modelli di sviluppo che ambiscono a coniugare sostenibilità ambientale e benessere sociale […] che si fa di nuovo centro, fulcro di una serie di processi di ritorno che mettono in discussione l’idea che essa sia […] sempre e necessariamente area svantaggiata” (M. Varotto).
La parola laboratorio che compare nel titolo descrive l’approccio adottato dal Museo nell’interpretare il processo di trasformazione della propria identità e della propria visione.  Un museo che esce dai suoi confini, come scelta per costruire il suo futuro, la relazione con la città, le comunità e le istanze collettive.

Il progetto espositivo scaturisce dal dialogo con la scena artistica torinese. La costruzione della narrazione, nata in seguito a un percorso di interazione con dieci gallerie di Torino, presenta le opere di undici artisti le cui ricerche esplorano l’universo della montagna secondo modalità formali e approcci concettuali differenti.
Una modalità sperimentata in occasione della mostra Ecophilia. Esplorare l’alterità, sviluppare empatia – presentata al Museo tra il 2021 e il 2022 – in occasione della quale la scelta dei sei artisti coinvolti è nata da una mappatura preliminare delle figure creative attive in città.
Grazie al coinvolgimento di Annibale Salsa, antropologo, e Andrea Membretti, sociologo, la narrazione espositiva è accompagnata da contenuti testuali e approfondimenti che offrono un racconto multifocale sulla montagna del presente.
Una serie di contributi video – realizzati grazie al coinvolgimento di Dario Castellino, Valeria Cottino, Luca Mercalli, Maria Molinari, Daniele Regis e Opher Thomson, ampliano la geografia di riferimenti ai temi della montagna sul piano sociale, ambientale, antropologico e architettonico.