Fondazione Brescia Musei presenta nel mese di giugno 2021 Palcoscenici Archeologici, un inedito progetto espositivo site-specific che si inserisce nel filone progettuale di mostre ideate dalla Fondazione per coniugare il proprio, grande patrimonio storico e archeologico con le più interessanti voci contemporanee.
La mostra rientra nel programma delle celebrazioni per la restituzione alla città di Brescia della Vittoria Alata, la straordinaria scultura romana che, dopo un attento restauro durato due anni presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, dispiega ora le proprie ali sino a toccare la contemporaneità. Palcoscenici Archeologici vede – su incarico della Fondazione – Francesco Vezzoli (Brescia, 1971), considerato tra gli autori italiani più conosciuti e apprezzati nel panorama internazionale, protagonista nella duplice veste di artista e curatore del progetto espositivo.
Il progetto espositivo si sposa con un’altra importante iniziativa, grazie alla quale un’opera dell’artista entrerà a far parte della collezione permanente della Fondazione Brescia Musei, grazie al sostegno dell’Italian Council (7. Edizione, 2019), programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
L’iniziativa, che comprende anche questa acquisizione, si snoderà attraverso Brixia. Parco archeologico di Brescia Romana a partire dalla terrazza del Capitolium (I sec. d.C.), ove è collocata la Vittoria Alata, toccando la Domus di Dioniso (II sec.) e il Teatro Romano (III sec.) per giungere al complesso museale di Santa Giulia. In ognuna di queste tappe verranno collocate una o più sculture di Vezzoli che entreranno così in dialogo con le principali vestigia romane e longobarde della città in un percorso espositivo che porta fisicamente il visitatore ad attraversare in ordine cronologico quasi mille anni di storia dell'architettura. Protagonista incontrastata rimane la Vittoria Alata, vera e propria musa ispiratrice del presente, del cui messaggio l'artista Vezzoli si fa tramite nei confronti del pubblico.
Artista eclettico, capace di mettere in dialogo l’immaginario di oggi con raffinati rimandi storico artistici, Vezzoli da sempre rivolge la sua poetica all’arte antica, connettendola al passato e alle sue icone. La sua pratica si districa tra diversi linguaggi, espressioni di un tempo trascorso più o meno remoto della storia dell’umanità, e lo fa in un gioco di riferimenti e mescolanze tra alto e basso, tra cultura classica, solenne, eterna, e cultura pop, mediale, fugace meteora.
Due Vittorie per il Capitolium
A distanza di poche settimane dalla collocazione della Vittoria Alata nella cella orientale del Capitolium, riallestita su disegno dell’architetto Juan Navarro Baldeweg, la Nike Metafisica di Francesco Vezzoli verrà posta ai piedi della scalinata che conduce al pronao esastilo. Si tratta di una grande scultura in cemento che riprende la Nike di Samotracia sulla quale è posta una grande testa da manichino dechirichiano. Le due vittorie alate, l’una antica, l’altra contemporanea, accoglieranno lo spettatore all’inizio di un percorso che lo condurrà lungo un viaggio che va dal I secolo d.C. a oggi.
Altre opere protagoniste dell’intervento curatoriale
Portrait of Sophia Loren as the muse of antiquity (after Giorgio De Chirico), 2011
Lo sguardo di Adriano, 2018
Portrait of Kim Kardashian (ante litteram), 2018