The largeness of China seen from a great distance è la quinta personale di Pablo Bronstein a Torino presso la Galleria Franco Noero, che è onorata di presentare per i suoi nuovi lavori negli spazi di Piazza Carignano.
"Il ‘piano nobile’ di Piazza Carignano 2 dispone al suo interno di una stanza del diciottesimo secolo decorata a cineserie, uno stile diffuso nell’Europa del diciassettesimo secolo evocativo di un senso di romanticismo nei riguardi dell’Oriente. Come dimostra questa piccola stanza, l’Europa è stata infatti per lungo tempo estremamente attratta dalla Cina. Nel XVIII secolo l’interesse e il commercio di beni cinesi di lusso si sviluppò a tal punto da divenire quasi maniacale, moltiplicandosi i tentativi di imitazione della porcellana, delle carte da parati e dei tessuti importati dall’Oriente. Il fascino esercitato dagli oggetti di provenienza cinese e la simbologia da essi espressa furono propedeutici alla crescita globale degli Imperi Europei, e si tramutarono anche in una spinta notevole alla rivoluzione industriale. Le numerose differenze tra Oriente e Occidente nelle arti e tecnologie, la difficoltà di avere una visione chiara della loro politica e della loro cultura e un’opaca e alquanto indecifrabile percezione di entrambe, la sua enorme estensione e grandezza di scala e la percepita onnipotenza dei suoi leaders, condussero ad un’ammirazione mista a timore. Ciò che è chiaro è che la Cina ha sempre restituito lo sguardo ad essa rivolto dagli europei, in modo contemporaneamente ostile e appassionato. Tanto quanto in Europa esistono palazzi in uno stile che imita quello “Cinese”, allo stesso modo in Cina sono stati costruiti edifici ad imitazione dei gusti europei, corredati di oggetti d’arte e di tecniche d’importazione, o realizzati in uno stile occidentale. Questi scambi culturali vanno considerati come una serie di tentativi per capire e codificare culture ‘altre’, altamente sviluppate ed “equivalenti”. Pur tuttavia il modo in cui l’Europa tenta di ricreare la Cina al di fuori di essa diviene come guardare sé stessi riflessi in uno specchio, con indosso un lussuoso costume. Immaginare la Cina diventa come la proiezione dell’Europa su un terreno differente, quasi una trasposizione delle sue paure e dei suoi desideri. Nella mia mostra faccio particolare riferimento all’imitazione e all’importazione di paramenti murali e di carte da parati popolari nella Cina del diciottesimo secolo, all’Orientalismo del balletto classico e barocco, e ad una teoria di illustrazioni architettoniche e di arti decorative a cavallo tra diciottesimo e ventesimo secolo, in un confronto con la remota distanza e la vastità della Cina vista da una prospettiva storica Europea."
Pablo Bronstein