Henrik Håkansson (Helsingborg, 1968) vive e lavora tra Falkenberg e Berlino.

Henrik Håkansson propone un modo di osservazione dell'ambiente naturale che tenta di diminuire la distanza tra la natura e l'uomo, stimolando nello spettatore una più attenta osservazione dei processi e delle condizioni della natura. Håkansson osserva e studia l’ambiente naturale per mezzo di artifici illusionistici che talvolta trasmettono allo spettatore l'impressione di ingigantimento dello spazio circostante. La percezione della scala umana viene in tal modo alterata e ridotta alle dimensioni del più piccolo mondo naturale affinché si possano meglio osservare e percepire le meraviglie della Natura ed un lato oscuro e dimenticato della Bellezza. I mezzi con i quali procede nell'investigare sono, al contrario, i più tecnologici: video camere, sistemi a circuito chiuso, microfoni, sistemi luminosi, amplificatori, microscopi, volti ad amplificare la visione, il suono, la percezione e addirittura a ricreare fenomeni che passerebbero, altrimenti, inosservati.

Il suo lavoro è stato oggetto di esposizioni personali presso istituzioni pubbliche e private internazionali, tra le quali: KODE, Bergen, Norvegia (2019); Fondazione Morra Greco, Napoli, Italia; Kunstverein Freiburg, Friburgo, Germania (2016); Swedish Institute, Parigi, Francia (2015); Lunds Konsthall, Lund, Svezia (2012); MIMA - Middlesbrough Institute of Modern Art , Middlesbrough, UK (2009); Museo Rufino Tamayo, Città del Messico, Messico (2008);  CAG - Contemporary Art Gallery, Vancouver, Canada (2007);  Palais de Tokyo, Parigi, Francia (2006); The Dunker Culture Centre, Helsinborg, Svezia (2004); Moderna Museet c/o Riddarhuset, Stoccolma, Svezia (2003); Secession, Vienna, Austria (2002); Kunstlerhaus Bethanien, Berlino, Germania (2001); Kunsthalle Basel, Basilea, Svizzera (1999); Museum Tre Kronor, Stoccolma, Svezia (1995); Olle Olsson Museum, Stockholm, Stoccolma, Svezia (1993).

Ha partecipato a numerose mostre collettive in istituzionali internazionali, tra le quali: Centro Cultural La Moneda, Santiago, Chile (2022); Lunds Konsthall, Lund, Svezia (2021); Immanence Espace d’Art Contemporain, Parigi, Francia (2021); Monash University Museum of Art – MUMA,  Caulfield East, Australia (2021); Kunsthall Göteborg, Göteborg, Svezia (2019);  Museion, Bolzano, Italia(2017); Institut Suedois à Paris, Parigi, Francia (2015); NMNM - Nouveau Musée National de Monaco, Monaco (2010); The Power Plant, Toronto, Canada (2009); Hamburger Bahnhof, Berlino, Germania (2004);  Shanghai Museum of Modern Art, Shanghai, Cina (2003); Fondazione Trussardi, Milano, Italia (2001); Serpentine Gallery, Londra, UK (2000); Castello di Rivoli, Torino, Italia (1999); MoMA PS1, New York, USA (1999) tra le altre.

Tra le biennali e le mostre collettive internazionali ricordiamo la partecipazione a: Biennale Gherdëina 7, Ortisei, Italia (2020); 11a Taipei Biennial, Taipei, Taiwan (2018); 19a Biennale of Sydney, Sydney, Australia (2014); documenta 13, Kassel, Germania (2012); 4a Yokohama Triennale, Yokohama, Giappone (2011); 8a Sharjah Biennial, Sharjah, EAU (2007); Echigo-Tsumari Art Triennial, Niigata, Giappone (2006); 8a Biennale de Lyon, Lione, Francia (2005); 26a São Paulo Biennial, San Paolo, Brasile (2004); 50a Biennale di Venezia, Venezia, Italia (2003); 47a Biennale di Venezia, Padiglione Nordico, Venezia, Italia (1997).

Artist's CV
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